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La storia del gran premio di monza in monza

Storia del gran premio di Monza

la storia del gran premio di monza inizia nel 1950

monza è stata presente 73 volte nel calendario di Formula uno valevole per il gran premio di monza

1950

Storia del gran premio di Monza

Al via della gara Nino Farina scatta davanti Juan Manuel Fangio e Consalvo Sanesi, Ascari al primo passaggio è già secondo, seguito da Fangio, Sanesi, Piero Taruffi e Luigi Fagioli. Al quindicesimo giro, Ascari passa in testa ma dopo un giro, deve fermarsi per la rottura di un cuscinetto del ponte e a Farina torna al comando. Al ventiquattresimo giro anche Fangio ha una rottura del radiatore dell'acqua. Anche Dorino Serafini si ferma ai box: 1º Farina, 2º Fangio, 3º Fagioli, 4º Ascari. Fangio è costretto a fermarsi definitivamente ma il suo vantaggio è tale da mantenere fino in fondo la prima posizione

1951

 1951

Alla partenza Juan Manuel Fangio va in testa, ma dopo pochi giri deve lasciar passare Alberto Ascari. Nino Farina e Toulo de Graffenried si ritirano presto Fangio(con muletto) prova a riprendere le due Ferrari ma il suo motore va in fumo e Farina riesce ad arrivare terzo,

1952

 1952

José Froilán González risale in prima posizione con Alberto Ascari che lo segue in seconda posizione. L'argentino ha condotto la gara per i primi 36 giri, ma al rifornimento ai box viene sorpassato dalle Ferrari di Ascari e di Luigi Villoresi, che conquista la sesta vittoria consecutiva.

1952

 1952

1952 José Froilán González risale in prima posizione con Alberto Ascari che lo segue in seconda posizione. L'argentino ha condotto la gara per i primi 36 giri, ma al rifornimento ai box viene sorpassato dalle Ferrari di Ascari e di Luigi Villoresi, che conquista la sesta vittoria consecutiva.

1953

 1953

La partenza del Gran Premio con in prima fila, da sinistra a destra, Alberto Ascari, Juan Manuel Fangio e Nino Farina. Alla partenza Fangio commette un errore durante il cambio delle marce, viene sopravanzato dai ferraristi Alberto Ascari e Nino Farina . Nel frattempo Luigi Villoresi sale in quinta posizione ed è seguito da Mike Hawthorn e dalla Gordini di Maurice Trintignant. Tra i primi quattro inizia una battaglia serrata, Al cinquantesimo giro conduce Fangio e manterrà il vantaggio per altri due giri, quando verrà di nuovo sorpassato e distaccato da Ascari e Farina. L'argentino riesce comunque a recuperare e a tornare a battagliare per la vittoria. Juan Manuel Fangio vince

1954

 1954

Vinse Fangio davanti a Hawthorn e Maglioli

1955

 1955

Il Gran Premio fu dominato dalla Mercedes di Juan Manuel Fangio, che partiva dalla pole position La Mercedes fece corsa a sé e Piero Taruffi, dopo i ritiri di Moss e di Kling, ottenne un bel secondo posto in parata; terzo Castellotti con la Ferrari 555.

1956

 1956

1956 Vinse Moss davanti a Collins e Fangio

1957

 1957

La corsa vide la vittoria di Stirling Moss su Vanwall, seguito da Juan Manuel Fangio su Maserati e da Wolfgang von Trips su Ferrari.

1959

 1959

Vince Moss davanti a Hill e Brahanam

1960

 1960

Vinse Hill davanti a Gether e Maresse

1961

 1961

Vinse Hill davanti a Garney e Mclaren

1962

 1962

La gara è stata vinta da Graham Hill su BRM, seguito dal compagno di squadra Richie Ginther e da Bruce McLaren su Cooper

1963

 1963

Al via Hill prese la testa della corsa, davanti a Surtees e Clark; al quarto giro Hill si vede passato da entrambi i rivali. Al 17º ha problemi al motore, quindi Clark prese quindi il comando, ma fu raggiunto da Gurney e Hill, che si scambiarono più vvolte le posizioni, dopo 49 giri Hill per problemi alla frizione, abbandonò la gara. anche Gurney ebbe dei problemi meccanici e Clark vinse davanti a Ginther.

1964

 1964

Vinse John Surtees davanti a McLaren e Bandini

1965

 1965

La corsa vide la prima vittoria in carriera per Jackie Stewart su BRM, seguito dal compagno di squadra Graham Hill e da Dan Gurney su Brabham-Climax.

1966

 1966

Vinse Scarfetti davanti a Parkes e Hulmne

1967

 1967

Al 13º giro Clark, in testa al GP, buca una gomma, viene doppiato ma si sdoppia supera tutti a poche tornate dalla fine. All’ultimo giro è nettamente davanti a John Surtees e Brabham, ma a pochi chilometri dalla conclusione è costretto a rallentare per un problema alla pompa della benzina e viene sfilato alla curva Ascari dai due inseguitori, che vanno a giocarsi il successo in volata: vincerà Surtees, mentre Clark arriva con oltre 20 secondi di distacco.

1968

 1968

vittoria di Denny Hulme su McLaren-Ford, seguito da Johnny Servoz-Gavin e da Jacky Ickx

1969

 1969

Vinse Stewart davanti a Rindt e Beltoise

1970

 1970

Vinse Regazoni davanti a Stewart e Bellof

1971

 1971

è stato vinto da Peter Gethin su BRM.

1972

 1972

Il ferrarista Jacky Ickx, autore di pole position e giro più veloce, fu costretto al ritiro per problemi elettrici. Vinse Fittipaldi davanti a Mike Hailwood e Hulme

1973

 1973

è stato vinto da Ronnie Peterson su Lotus-Ford Cosworth, davanti al compagno di squadra Emerson Fittipaldi e a Peter Revson della McLaren.

1974

 1974

Gara vinta da Peterson che ha preceduto sul traguardo il brasiliano Emerson Fittipaldi su McLaren-Ford Cosworth e il sudafricano Jody Scheckter su Tyrrell-Ford Cosworth.

1975

 1975

Al via Clay Regazzoni prese la testa della corsa, seguito da Niki Lauda, poi Jody Scheckter, Jochen Mass, Carlos Reutemann, Emerson Fittipaldi, James Hunt e Tony Brise. Nel secondo giro, Scheckter fu costretto a finire della via di fuga mentre Mass fece sbattere la sua McLaren sul cordolo, costretto al ritiro poche centinaia di metri dopo. Scheckter rientrò in pista, ma colpì la vettura del sopraggiungente Tony Brise, che fu costretto al ritiro per la rottura delle sospensioni; Mario Andretti, nel tentativo di evitare la Tyrrell di Scheckter fu autore di un'uscita di pista che lo costrinse, a sua volta, all'abbandono. Le posizioni di vertice rimase inalterate sino al decimo giro, in cui Patrick Depailler passò James Hunt, installandosi al quinto posto. Tre giri dopo fu Fittipaldi a conquistare una posizione, passando Reutemann. Al giro 27 Pryce passò Hunt. Ora dietro al duo della Ferrari, si trovavano Fittipaldi, Reutemann, Pryce, Hunt e Depailler. La Shadow-Ford Cosworth di Pryce ruppe poco dopo uno scarico, cosa che andò a incidere negativamente sulle prestazioni della monoposto, tanto che venne ripassato da Hunt al giro 37. La vittoria venne conquistata (per la terza volta nel mondiale) da Regazzoni

1976

 1976

Alla partenza Jody Scheckter fu capace di prendere la testa già alla prima variante, seguito dal poleman Jacques Laffite, Carlos Pace, Patrick Depailler, Carlos Reutemann, Hans-Joachim Stuck e Ronnie Peterson. Al giro 11 Ronnie Peterson prese il comando della gara, passando Scheckter e Regazzoni recuperò una posizione su Laffite, e James Hunt. Il giro seguente Scheckter perse un'altra posizione, questa volta passato dal compagno di scuderia Patrick Depailler. Al 14º giro Niki Lauda entrò in zona punti, passando Vittorio Brambilla alla variante della Roggia. Poco dopo sul circuito iniziò a cadere una fine pioggerellina. Il direttore di corsa, Gianni Restelli, decise così di esporre la bandiera nera accompagnata da un cartello con una croce bianca, cioè per ordinare ai piloti di rientrare ai box a velocità ridotta in quanto vi era stata la sospensione della corsa. Ciò venne deciso per consentire ai piloti di cambiare gli pneumatici con maggiore tranquillità. Al giro 46, Patrick Depailler, penalizzato da un problema elettrico che lo aveva ormai allontanato da Peterson, venne prima passato da Regazzoni alla prima variante, poi da Laffite alla Parabolica. Il francese venne passato anche da Lauda, il giro seguente. Peterson vinse per la terza volta a Monza.

1977

 1977

Alla partenza Jody Scheckter prese il comando, seguito da Clay Regazzoni, James Hunt, Mario Andretti, Carlos Reutemann, Niki Lauda e Jochen Mass. Al decimo giro Andretti prese il comando della gara passando Scheckter. Due giri dopo Hunt fu autore di un testacoda che lo fece retrocedere in ottava posizione. Stava nel frattempo rinvenendo Alan Jones che passò Mass per la sesta posizione al giro 14. Quattro giri dopo Mass venne sorpassato anche dal compagno di scuderia Hunt. Al ventiquattresimo giro Scheckter fu costretto al ritiro per la rottura del motore. Nel medesimo giro Jones passò anche Hans-Joachim Stuck. Anche James Hunt fu costretto a ritirarsi, pochi giri dopo, per un guasto all'impianto frenante, così come Stuck, per la rottura del suo motore. La classifica vedeva sempre in testa Andretti, seguito da Reutemann, Lauda, Jones, Mass, Regazzoni e Ronnie Peterson. Mario Andretti conquistò la sesta vittoria nel mondiale, davanti a Lauda, Alan Jones

1978

 1978

Allo scattare del semaforo verde lo spunto migliore lo ebbe Gilles Villeneuve, che passò per primo alla variante Goodyear, seguito nell'ordine da Niki Lauda, Mario Andretti, Jean-Pierre Jabouille, John Watson, Alan Jones, Jacques Laffite, Jody Scheckter e Riccardo Patrese. Il via alla gara Ronnie Peterson si mosse lentamente , un incidente che coinvolse in totale dieci piloti (oltre a Peterson, James Hunt, Derek Daly, Didier Pironi, Hans-Joachim Stuck, Vittorio Brambilla, Clay Regazzoni, Patrick Depailler, Brett Lunger e Carlos Reutemann): ebbe la peggio proprio lo svedese, la cui Lotus venne urtata dalla McLaren di Hunt, uscì di pista, sbatté contro il guardrail posto all'imbocco del vecchio anello ad alta velocità e quindi rimbalzò in mezzo al tracciato avvolta dalle fiamme. Ronnie Peterson fu estratto dalla sua vettura in fiamme dopo l'incidente alla partenza. Alla nuova partenza Gilles Villeneuve e Mario Andretti anticiparono lo starter (che indugiò nel dare il semaforo verde) e si posero in testa al gruppo, precedendo Jean-Pierre Jabouille, Niki Lauda, Carlos Reutemann e Alan Jones. Il motore turbo della Renault di Jabouille cedette al sesto giro, mentre John Watson risalì fino alla quinta posizione dopo 9 giri. Watson, al termine della gara, dichiarò che era stato indotto a credere che la gara fosse stata resa non valida per il campionato, vista la partenza dei primi due così anticipata, a cui non aveva fatto subito seguito una penalizzazione. La direzione di gara, solo dopo aver visionato le immagini della partenza, decise di penalizzare Villeneuve e Andretti di un minuto, per la partenza anticipata. Ora perciò era Lauda a condurre (anche se di fatto era terzo dietro ai due penalizzati) davanti a Reutemann, Watson e Alan Jones. Al giro 18 Riccardo Patrese e Jacques Laffite superarono Jones ma il padovano si ritirò dieci giri dopo col motore rotto. Tre giri dopo Watson superò Carlos Reutemann mentre Jones fu costretto a fermarsi per cambiare gli pneumatici. Quando mancavano 5 giri al termine Andretti passò Villeneuve, tagliando il traguardo davanti al canadese; in classifica i due, penalizzati, vennero posizionati sesto e settimo. Vinse così Niki Lauda davanti a Watson, Reutemann, Laffite e Tambay. Di fatto l'austriaco vinse la gara senza mai aver condotto in testa, evento che non si verificava dalla vittoria di Tony Brooks nel Gran Premio di Gran Bretagna 1957.

1979

 1979

Jody Scheckter conquistò subito il comando seguito da René Arnoux, Gilles Villeneuve, Jacques Laffite (partito settimo), Jean-Pierre Jabouille, Clay Regazzoni, Nelson Piquet (partito ottavo) e Mario Andretti (partito decimo). Al secondo giro uscì di pista Nelson Piquet, e abbandonò la gara, mentre Arnoux passò Scheckter. Arnoux comandò il plotone fino al giro 12, poi, a causa di un problema al motore, dovette dare via libera agli inseguitori, fino al ritiro, due giri dopo. Negli ultimi giri Villeneuve, ancora in lizza per il mondiale, non attaccò Scheckter, che così vinse.

1981

 1981

Alain Prost, partito dalla seconda fila, transitò primo alla Variante Goodyear, precedendo il compagno di scuderia René Arnoux, poi Carlos Reutemann, Didier Pironi (partito ottavo), Nelson Piquet, Alan Jones e Jacques Laffite. Già nel primo giro Reutemann passò Arnoux, che venne passato anche da Pironi. Al quarto giro Arnoux riprese la terza posizione a Reutemann, mentre un giro dopo saltò anche Pironi. Al giro 9 Laffite perse una posizione, a favore di Pironi, a causa di una foratura lenta. Un giro dopo i rimontanti Jones e Piquet sorpassarono sul rettilineo d'arrivo sia Laffite che Pironi. Laffite si ritirò al dodicesimo giro. La pioggia, che scendeva minuta alla Parabolica. A metà dell'ultima tornata cedette il Ford Cosworth DFV di Nelson Piquet mentre il brasiliano era terzo. Alain Prost vinse davanti a Jones (anche lui rallentato alla fine da un problema tecnico), Reutemann, De Angelis e Pironi. Nelson Piquet conquistò un punto grazie a un testacoda di Andrea De Cesaris, anch'esso all'ultimo giro, che consentì al brasiliano di classificarsi nella zona dei punti.

1982

 1982

prese il comando della gara; il poleman Mario Andretti venne saltato da Patrick Tambay (sulla sua vettura le minigonne non funzionavano correttamente) e René Arnoux. Nel corso del primo giro Piquet venne passato da diversi piloti, e si trovò solo quinto. All'undicesimo giro Jean-Pierre Jarier perse una ruota alla staccata della prima variante ma riuscì a governare la vettura e a ritirarsi senza danni fisici. Giacomelli, al trentatreesimo giro, mentre era quinto, andò ai box per un problema all'aerodinamica, scalando così lontano dalla zona dei punti; il bresciano si ritirò un giro dopo. René Arnoux vinse

1983

 1983

Riccardo Patrese mantenne il comando della gara al via, seguito da Nelson Piquet, che aveva passato le due Ferrari. Anche Eddie Cheever fu autore di un'ottima partenza, che lo portò quinto. Seguivano De Cesaris, Prost e De Angelis. Al quinto giro si ritirò anche Mauro Baldi, mentre era settimo. La classifica, almeno nelle prime posizioni, rimase invariata fino all'undicesimo passaggio, quando Elio De Angelis passò Prost, che subiva degli pneumatici deteriorati dalla manovra che il francese aveva fatto per evitare l'incidente con De Cesaris. La gara era sempre comandata da Nelson Piquet, che precedeva Arnoux, Cheever, Tambay, De Angelis e Bruno Giacomelli. Cheever tentò un sorpasso, senza successo, alla prima chicane su Arnoux, mentre Piquet entrò ai box per la sua sosta. Purtroppo Niki Lauda, che aveva appena rifornito, si fermò proprio sulla piazzola della Brabham: i meccanici della scuderia britannica, con l'aiuto dello stesso Bernie Ecclestone, spinsero la vettura dell'austriaco, che poté ripartire e consentire a Piquet di effettuare il rifornimento. Nelson Piquet conquistò la sua seconda vittoria.

1984

 1984

Alla partenza Nelson Piquet mantenne il comando mentre Alain Prost venne passato da Elio De Angelis, mentre Niki Lauda, scattato male, ne perse due, scivolando al sesto posto. Prost, al termine del primo giro, passò di nuovo De Angelis. Seguivano poi Patrick Tambay, Teo Fabi, Niki Lauda, Nigel Mansell e Riccardo Patrese. Nel corso del secondo giro Tambay prese la terza posizione a De Angelis. Eddie Cheever abbandonò per mancanza di carburante, mentre Johansson perse diverse posizioni per delle vibrazioni sulla sua Toleman. Lo svedese si fermò ai box per una riparazione al mozzo di una ruota. Riprese la gara comunque quinto. Niki Lauda vinse per la ventiquattresima volta nel mondiale di F1, davanti a due piloti italiani, Michele Alboreto ed Riccardo Patrese.

1985

 1985

Al via della gara Keke Rosberg s'impadronì della prima posizione, passando Senna. La gara del finlandese venne conclusa con un ritiro. Ayrton Senna non poté resistere all'attacco di Keke Rosberg, alla prima chicane, pur cercando di difendersi, mettendo anche due ruote sulla ghiaia a bordo pista. Seguivano Nigel Mansell, Alain Prost e i due piloti di casa, Elio De Angelis e Michele Alboreto. La gara di Senna fu, almeno nei primi giri, deludente: già alla Curva Grande dovette cedere il passo a Mansell, mentre al terzo giro il brasiliano fu passato anche da Prost. Il cambio al comando del gran premio avvenne al ventottesimo giro, in occasione del pit stop di Rosberg. Il finlandese, dopo il cambio delle gomme, tornò in pista secondo, alle spalle del solo Prost. De Angelis, per un errore di indicazione del computer della sua monoposto, rallentò il ritmo, convinto di aver consumato troppo carburante: ciò permise il sorpasso ai suoi danni, da parte di Senna, che ora si trovava terzo. Rosberg ampliò fino a sette secondi il vantaggio su Prost, prima che, al quarantacinquesimo giro, il suo motore lo tradì (la causa fu il cedimento di una guarnizione della testata, che fece perdere il liquido di raffreddamento del motore), costringendolo a rientrare ai box per abbandonare la gara. Nel frattempo De Angelis aveva ceduto la posizione ad Alboreto. Prost si ritrovò al comando e vinse

1986

 1986

Il Gran Premio d'Italia 1986, è stata la tredicesima gara del campionato di Formula 1 del 1986, si è svolto il 7 settembre sul Circuito di Monza ed è stato vinto da Nelson Piquet su Williams-Honda. In questa gara fa la sua prima apparizione in F1 per il pilota italiano Alex Caffi e per la scuderia francese AGS.

1987

 1987

Alla partenza Mansell ebbe lo scatto migliore ma poco dopo sbagliò a cambiare marcia, lasciando a Piquet la leadership. Più dietro, Senna sbagliò la partenza, girando sesto alla prima curva dietro, in ordine di posizione, a Berger, Boutsen e Prost. Al secondo giro Berger e Mansell cominciarono un duello che si concluse in un lieve contatto, che fece però guadagnare la seconda posizione a Boutsen . I cambi gomme di metà gara rimescolarono le carte, con Senna in testa; questo lasciò presagire una gara simile a Monaco o Detroit. Senna dominò fino al 43º giro, quando, durante l'azione di doppiaggio di Piercarlo Ghinzani, uscì di pista. Il gradino più basso del podio venne occupato da Nigel Mansell, che chiuse davanti al ferrarista Gerhard Berger, a Thierry Boutsen ed a Stefan Johansson.

1988

 1988

Al via Senna mantenne il comando davanti a Prost, Berger e Alboreto. al 35º passaggio il francese si dovette ritirare per un problema al motore. Senna sembrava ormai avere la vittoria in pugno quando, a causa di un'incomprensione, entrò in collisione con Schlesser, che stava doppiando a due giri dal termine della gara. terzo e quarto si piazzarono Cheever e Warwick, seguiti sul traguardo da Capelli e Boutsen.

1989

 1989

vide la vittoria di Alain Prost su McLaren - Honda, seguito da Gerhard Berger su Ferrari e da Thierry Boutsen su Williams - Renault.

1990

 1990

Al via Senna mantiene la posizione, mentre Prost viene infilato da Berger in partenza e da Alesi alla staccata della prima variante. Mentre i piloti di testa transitano sul traguardo del primo giro, Derek Warwick, 11°, va largo all’uscita della Parabolica: la sua Lotus parte per la tangente, impatta contro le barriere esterne, si ribalta e rimbalza in pista percorrendo centinaia di metri, è bandiera rossa. al secondo avvio Prost viene sorpassato ancora da Berger e Alesi. Al ventesimo giro, Senna ha 2”4 su Berger e 3”8 su Prost, mentre Mansell è più staccato a quasi 8”, seguito da Nannini a 11” e Patrese a 16”. Al 21º passaggio il momento che decide il podio: Berger ha difficoltà in uscita dalla Roggia e Prost lo supera facilmente. Senna vince per la prima volta in carriera il GP d’Italia, precedendo di Prost, Berger e Mansell.

1991

 1991

Alla partenza Senna scatta bene, mantenendo la testa della corsa davanti a Mansell, Berger, Patrese ed Alesi. Moreno si ritira già dopo due giri in seguito ad un'uscita di pista. In testa alla corsa Patrese comincia a rimontare. Nel frattempo Mansell si avvicina a Senna, cominciando a pressarlo; lo sorpassa al 34º passaggio, prendendo il comando della corsa. Senna entra allora ai box per un cambio gomme; torna in pista in quinta posizione, superando poi in sequenza Schumacher, Berger e Prost e riportandosi al secondo posto. Non può però insidiare Mansell, che conquista la vittoria davanti a Senna, Prost, Berger, Schumacher e Piquet

1992

 1992

Al via Mansell mantiene la testa della corsa, guadagnando immediatamente un enorme vantaggio sugli inseguitori; Patrese. al 36º giro si deve ritirare per un problema idraulico. Senna conquista così la vittoria davanti a Brundle, Schumacher, Berger, Patrese e De Cesaris. Per la prima volta dal 1974 entrambe le Ferrari si ritirano nel Gran Premio d'Italia.

1993

 1993

Al via Prost mantenne la testa della corsa, seguito da Alesi che sopravanzò Hill. L'inglese ingaggiò un duello con Senna per la terza piazza, ma alla prima chicane la McLaren toccò la Williams e la macchina del brasiliano si alzò da terra, ricadendo pesantemente; entrambi poterono ripartire ma si trovarono in nona e decima posizione. Prost, a partire dal quarantesimo giro cominciò a rallentare, perdendo via via il vantaggio di circa diciotto secondi che aveva accumulato su Hill, che lo raggiunse nell'ultima fase di gara. A cinque tornate dal termine infine, Prost ruppe il motore, lasciando via libera al compagno di squadra che conquistò così la terza vittoria consecutiva davanti ad Alesi, Andretti, Wendlinger, Patrese e Comas. Per lo statunitense, al suo primo podio, fu l'ultima gara della stagione e della carriera: la McLaren

1994

 1994

Subito dopo la partenza, alla prima curva, Irvine ritardò troppo la frenata andando a toccare il retrotreno della Lotus di Herbert, che andò in testacoda. A seguito di questo contatto, andò fuori pista Panis, Coulthard e altre vetture. La direzione decise di sospendere la gara e di farla ripartire. La seconda partenza fu regolare e nei primi 13 giri dominò la gara Jean Alesi, ma. Al giro 14 il pilota francese della Ferrari rientrò ai box per il primo pit-stop, ma al momento della ripartenza dalla piazzola ci fu un guasto alla trasmissione della sua Ferrari che lo costrinse al ritiro. A questo punto sembrò fatta per una doppietta della squadra di Grove, ma, proprio all'ultima curva prima della bandiera a scacchi, Coulthard fu costretto al ritiro per mancanza di benzina. Così la gara si concluse con la vittoria di Damon Hill, in seconda posizione Berger e in terza Hakkinen.

1995

 1995

Al via, Schumacher è primo e tiene la posizione su Berger e Alesi, che ha passato Hill. Ma all’uscita dell’Ascari c’è molta sabbia lasciata dalla Williams e le vetture di Papis, Montermini, Lamy e Moreno vanno in testacoda. La direzione corsa sospende la gara all’inizio del secondo giro, proprio mentre Berger aveva superato Schumacher: la procedura di partenza si dovrà ripetere e Coulthard può riprendere la sua prima posizione. Si riparte e stavolta lo scozzese.. Al 13º giro Coulthard perde il posteriore alla Roggia e finisce nella ghiaia: riuscirà a tornare in pista in sesta posizione, ma la sua monoposto è troppo danneggiata ed è costretto al ritiro. alla 22ª tornata, il suo vantaggio è di circa 4 secondi. Il giro successivo, tuttavia, i due grandi rivali della stagione precedente sono costretti ad abbandonare la corsa: mentre sta doppiando la Footwork di Inoue alla Biassono, Hill ritarda la frenata e tampona Schumacher, ponendo fine alla gara di entrambi. Alesi amministra la prima posizione alla luce dei suoi 7 secondi di vantaggio su Herbert, che ha messo tra sé e Hakkinen un gap di tutta sicurezza. Quando mancano 10 giri dalla fine si nota del fumo uscire dalla gomma posteriore destra della Ferrari di Alesi: due giri dopo il francese deve rientrare ai box, dove scoprirà che un cuscinetto è andato in fiamme. Vince Herbert

1996

 1996

La gara è stata vinta da Michael Schumacher su Ferrari, seguito da Jean Alesi, Mika Häkkinen, Martin Brundle, Rubens Barrichello e Pedro Diniz. Sono giunti fuori dai punti entrambi i contendenti al titolo mondiale, con Damon Hill costretto al ritiro per un incidente nei primi giri e Jacques Villeneuve rallentato da un danno riportato ad una sospensione.

1997

 1997

Al via Alesi scatta bene, mantenendo il comando della corsa davanti a Frentzen; parte ancora meglio Coulthard, che si porta in terza posizione sopravanzando il compagno di squadra Häkkinen, Villeneuve e Fisichella. Al termine della prima serie di pit stop, Coulthard conduce davanti ad Alesi, Frentzen, Häkkinen, Fisichella, Villeneuve e Michael Schumacher. Nel corso della 37ª tornata, sulla McLaren di Häkkinen si fora una gomma ed il pilota finlandese è costretto nuovamente ai box. Coulthard coglie la seconda vittoria stagionale davanti ad Alesi, Frentzen, Fisichella, Villeneuve e Michael Schumacher, riaccendendo la battaglia alla conquista del mondiale.

1998

 1998

le due McLaren scattano bene e si presentano in testa alla prima curva davanti a Irvine, con Villeneuve e Michael Schumacher solo quarto e quinto. Alla variante della Roggia subito Michael Schumacher infila Villeneuve, mentre più dietro Hill, partito con un modesto carico di benzina, comincia la sua rimonta superando Frentzen. Le McLaren di Häkkinen e Coulthard conducono, mentre Irvine per ordini di scuderia fa passare Michael Schumacher, ma il vantaggio non decolla. Al 45°, mentre si ritira Verstappen, Häkkinen centra il giro più veloce portandosi a soli 2" da Michael Schumacher. Tuttavia il giro seguente, arrivando alla staccata della Roggia, il finlandese scopre di essere rimasto senza freni: la sua McLaren va in testacoda, evita fortunosamente il guard rail e rimane in mezzo alla pista; con il motore ancora acceso, riesce a ripartire ma, alle prese con una monoposto. Anche Alesi prova a raggiungere Häkkinen, ma stavolta il finlandese riesce a mantenere la posizione fino al traguardo. Michael Schumacher vince

1999

 1999

caratterizzato dalla superiorità tecnica delle McLaren, in particolare di Mika Häkkinen, che riuscì a conquistare la pole position al sabato e guidò la gara fino a quando non fu costretto al ritiro per un suo errore nel corso del trentesimo giro. Si impose quindi Heinz-Harald Frentzen su Jordan, mentre il secondo e il terzo furono ottenuti rispettivamente da Ralf Schumacher e Mika Salo.

2000

 2000

La gara fu vinta da Michael Schumacher su Ferrari, davanti a Mika Häkkinen su McLaren - Mercedes e a Ralf Schumacher su Williams - BMW.

2001

 2001

Alla prima frenata dopo la partenza Button tamponò Trulli, ponendo fine alla gara del pilota italiano e danneggiando il musetto della propria vettura. L'incidente creò scompiglio nella seconda parte del gruppo: Häkkinen perse diverse posizioni, mentre Verstappen risalì addirittura in ottava posizione. Alla fine del primo giro Montoya conduceva la gara davanti a Barrichello, Ralf Schumacher, Michael Schumacher, Coulthard, de la Rosa e Irvine: In seguito alle soste dei due ferraristi Montoya e Ralf Schumacher si trovarono in testa alla corsa. Il pilota colombiano effettuò la sua unica sosta al 28º giro, mentre il tedesco proseguì addirittura fino al 35º passaggio. Montoya tornò in pista davanti a Michael Schumacher, ma alle spalle di Barrichello: quando quest'ultimo tornò ai box per la seconda volta, dopo 41 tornate, fu sopravanzato anche da Ralf Schumacher.. Negli ultimi giri Montoya mantenne saldamente il comando della corsa davanti a Barrichello, Ralf Schumacher, Michael Schumacher, de la Rosa e Villeneuve, che resistette nelle ultime tornate agli attacchi di Räikkönen.

2002

 2002

Al via Michael Schumacher scattò meglio di Montoya, che però lo chiuse con decisione. Entrambi furono sopravanzati da Ralf Schumacher, che però tagliò la prima variante, imitato dal compagno di squadra. La Williams comunicò a Ralf Schumacher che, per via del taglio della prima variante subito dopo la partenza, avrebbe dovuto dare strada al compagno di squadra per non incorrere in penalità. Il pilota tedesco eseguì l'ordine nel corso del quinto passaggio, ma pochi attimi dopo il motore della sua Williams cedette, costringendolo al ritiro. Al 15º giro Massa e De la Rosa, in lotta per il dodicesimo posto, vennero a contatto: il pilota brasiliano fu ritenuto responsabile della collisione dai commissari, che gli inflissero dieci posizioni di penalità sulla griglia di partenza nel successivo Gran Premio degli Stati Uniti. Al 19º giro Barrichello, in testa con un vantaggio di oltre sedici secondi sul compagno di squadra, rientrò ai box per la prima sosta, tornando in pista in seconda posizione. Il pilota brasiliano era tra i pochi, insieme a Panis e Heidfeld, ad avere scelto una strategia sulle due soste. Barrichello vinse davanti a Schumacher, Irvine (che portò la Jaguar-Ford a podio per la seconda volta dopo il Gran Premio di Monaco dell'anno precedente), Trulli, Button e Panis, che negli ultimi giri resistette agli attacchi del rimontante Coulthard.

2003

 2003

Michael Schumacher e Montoya mantennero le prime posizioni. Alle loro spalle si inserì Trulli, autore di una partenza molto aggressiva, mentre a centro gruppo Wilson, costretto a partire in seconda marcia per un problema al cambio della sua Jaguar, si avviò lentamente, causando scompiglio tra i piloti che si trovavano alle sue spalle. Il duello tra i primi due fu molto intenso, con Montoya che recuperò progressivamente sul rivale fino ad arrivare a meno di un secondo di distacco poco prima della seconda serie di soste, aperta da Barrichello al trentunesimo giro. Un passaggio più tardi rifornirono Montoya e Coulthard, imitati due tornate dopo da Michael Schumacher e Räikkönen. Da questo momento Montoya non riuscì più a tenere il ritmo del rivale, cominciando ad accumulare un distacco sempre più consistente. Anche Barrichello staccò leggermente Räikkönen, mentre al 45º giro si ritirò Coulthard, tradito dal motore della sua McLaren. Entrò così in zona punti Webber. Michael Schumacher andò a vincere davanti a Montoya, Barrichello, Räikkönen, Gené, Villeneuve, Webber e Alonso, che superò proprio nel corso dell'ultimo passaggio Heidfeld,

2004

 2004

vide la vittoria di Rubens Barrichello su Ferrari, precedendo l'altra Ferrari del Campione del Mondo Michael Schumacher e al terzo posto arrivò Jenson Button con la sua Bar. Inoltre fu l'ultima gara per il pilota italiano Giorgio Pantano che verrà sostituito da Timo Glock per le ultime tre gare.

2005

 2005

è stato vinto da Juan Pablo Montoya su McLaren-Mercedes, che ha preceduto le due Renault di Fernando Alonso e Giancarlo Fisichella. Sono inoltre giunti a punti Kimi Räikkönen, Jarno Trulli, Ralf Schumacher, Antônio Pizzonia e Jenson Button.

2006

 2006

vinta dal tedesco Michael Schumacher su Ferrari, al novantesimo successo in carriera; Schumacher ha preceduto all'arrivo il finlandese Kimi Räikkönen su McLaren-Mercedes e il polacco Robert Kubica su BMW Sauber.

2007

 2007

Ha visto la vittoria della McLaren, con Fernando Alonso, seguìto dal compagno di squadra Lewis Hamilton e da Kimi Räikkönen. Gli altri piloti che hanno guadagnato punti sono Nick Heidfeld, Robert Kubica, Nico Rosberg, Heikki Kovalainen e Jenson Button

2008

 2008

È stato vinto dal pilota tedesco Sebastian Vettel su Toro-Rosso Ferrari, al suo primo successo nel mondiale. Vettel ha preceduto sul traguardo il finlandese Heikki Kovalainen su McLaren- Mercedes e il polacco Robert Kubica su BMW-Sauber.

2009

 2009

Alla partenza scatta bene Räikkönen che passa Sutil e si accoda ad Hamilton. Dietro di loro ha un ottimo spunto Barrichello che si piazza davanti al compagno di squadra Button, capace di passare Heikki Kovalainen tra le due curve di Lesmo. Il finlandese fatica e prima della fine del primo giro, cede anche il sesto posto a Vitantonio Liuzzi. Nel corso del primo giro, dopo un contatto con Kubica alla Roggia, va fuori Webber. Hamilton effettua il primo pit stop al giro 15, anticipando Sutil e poi Raikkonen al giro 19. La sosta ai giri 28 e 29 rafforza la posizione di Barrichello, fermatosi per secondo. Hamilton si ferma al giro 33, quattro prima della coppia Raikkonen-Sutil. Dopo la seconda sosta Hamilton ha un ritmo leggermente migliore di Button ed inizia ad avvicinarsi, mentre Barrichello può gestire un vantaggio prossimo ai cinque secondi. A causa dell'incidente entra la Safety car che congela le posizioni e permette a Barrichello di centrare la sua terza vittoria a Monza ed a Button di conservare comunque 14 punti di vantaggio sul compagno di squadra e di staccare i piloti della Red Bull .

2010

 2010

Alla partenza Fernando Alonso non sfrutta la sua pole e si fa superare da Jenson Button, che prende il comando della gara. Alla prima variante Alonso e Felipe Massa si toccano, senza conseguenze. Lewis Hamilton riesce a installarsi in quarta posizione dopo la brutta partenza di Vettel, ma dopo un contatto con Massa alla Variante della Roggia finisce sulla ghiaia ed è costretto al ritiro. Nessun problema per Massa che prosegue la gara in terza posizione. Il giro dopo è il turno di Alonso, che riesce a tornare in pista in testa grazie a un pit stop più veloce di quello del pilota inglese. Mark Webber, rimasto ottavo dopo la brutta partenza, riesce a passare in settima posizione e poi riesce a sorpassare al giro 50 Nicolas Hülkenberg, nonostante il pilota della Williams avesse tagliato due chicane senza essere penalizzato. Vettel supera Nico Rosberg mentre questo è ai box e infine fa il pitstop obbligatorio solo all'ultimo giro, riuscendo a mantenere la quarta posizione. Alonso a tre giri dal termine, al momento del doppiaggio di Pedro de la Rosa, taglia la prima variante ma riesce a tornare sull'asfalto senza problemi. Infine lo spagnolo riesce a vincere il gran premio, passando in terza posizione nella classifica piloti, superando Button e Vettel, arrivati rispettivamente secondo e quarto.

2011

 2011

Fernando Alonso alla guida della sua Ferrari. Al via Fernando Alonso riesce a passare in testa con una manovra sul lato destro della pista. Alla prima variante dietro di lui si portano Sebastian Vettel e Lewis Hamilton. Per liberare la pista dai tanti detriti la direzione di gara fa entrare la Safety Car. Alla ripartenza, dopo due giri dietro la vettura di sicurezza, Michael Schumacher passa Hamilton, e Mark Webber passa l'altro pilota della McLaren, Jenson Button, conquistando il sesto posto. Vettel si avvicina molto ad Alonso e lo passa, al giro seguente, alla variante della Roggia, dopo aver affiancato all'esterno la vettura dello spagnolo nella Biassono. Webber prosegue ma esce di pista alla parabolica, con una vettura ormai inguidabile. Il brasiliano della Ferrari scende in decima posizione ma, nel volgere di pochi giri, ritorna in sesta, grazie a una bella serie di sorpassi. Michael Schumacher, autore di un lungo duello con Lewis Hamilton durante varie fasi della corsa. Ne approfitta Jenson Button che passa prima Hamilton alla Roggia, poi Schumacher all'Ascari, durante il sedicesimo passaggio. La situazione di classifica resta però invariata con Sebastian Vettel che guida su Fernando Alonso, Jenson Button, Michael Schumacher e Lewis Hamilton. Al 36 giro Jenson Button passa Fernando Alonso alla Curva Grande. Lo spagnolo cerca di resistere fino alla Roggia, ma senza successo. La Ferrari paga, come a Spa, una scarsa resa con la mescola più dura. Negli ultimi giri Hamilton cerca di avvicinarsi ad Alonso, ma senza riuscire mai a impensierirlo.

2012

 2012

Alla prima variante dietro di lui si portano Sebastian Vettel e Lewis Hamilton. Alla ripartenza, dopo due giri dietro la vettura di sicurezza, Michael Schumacher passa Hamilton, e Mark Webber passa l'altro pilota della McLaren, Jenson Button, conquistando il sesto posto. Michael Schumacher, autore di un lungo duello con Lewis Hamilton durante varie fasi della corsa. Ne approfitta Jenson Button che passa prima Hamilton alla Roggia, poi Schumacher all'Ascari, durante il sedicesimo passaggio. La situazione di classifica resta però invariata con Sebastian Vettel che guida su Fernando Alonso, Jenson Button, Michael Schumacher e Lewis Hamilton. Negli ultimi giri Hamilton cerca di avvicinarsi ad Alonso, ma senza riuscire mai a impensierirlo.

2013

 2013

Per motivi precauzionali la Ferrari decide di sostituire il motore sulla vettura di Felipe Massa, prima del via del Gran Premio. Essendo uno degli otto a disposizione in stagione per il pilota, Massa non subisce arretramenti in griglia. Alonso sale presto al secondo posto, prima passando Webber all’esterno alla Roggia al terzo giro, poi anche Massa, alla prima chicane, al giro 8. In testa Vettel allunga però senza problemi al ritmo di due/tre decimi a giro. Al dodicesimo giro Lewis Hamilton, quando è undicesimo, è richiamato ai box per una foratura lenta. Quinto è Räikkönen, che ha effettuato il cambio gomme al primo giro, quando ha sostituito l'alettone danneggiato al via. Un giro dopo Hamilton, che aveva già passato Rosberg, al giro 29, passa anche Hülkenberg per la quinta piazza. Il britannico effettua al giro 38 il suo secondo cambio di gomme, scendendo in quattordicesima posizione, alle spalle di Raikkonen. Nelle parti alte della classifica Vettel comanda sempre con un certo margine su Alonso, che inizia a essere tallonato da Webber. Negli ultimi giri Hamilton è capace di una bella rimonta, con cui passa Raikkonen e poi le due McLaren, che lo riporta in nona posizione all'arrivo. Sebastian Vettel vince per la trentaduesima volta nel mondiale, precedendo Fernando Alonso e Mark Webber.

2014

 2014

Seguono poi Sebastian Vettel, Jenson Button, Fernando Alonso e le due Force India. Pessima la partenza di Valtteri Bottas, che si ritrova undicesimo davanti a Ricciardo che ha tagliato la prima variante. Al quinto giro Magnussen è passato, in successione, prima da Massa poi da Hamilton, retrocedendo così in quarta posizione. Al nono giro Rosberg arriva lungo alla prima variante, mantenendo però il comando della corsa. Un giro dopo Hamilton, sempre alla prima variante, passa anche Massa e si porta al secondo posto. Nelle retrovie si fa largo l'altro pilota della Williams, Valtteri Bottas, che scala la classifica fino al quinto posto, al giro 18. Vettel, invece ha effettuato il suo primo pit stop al giro 19. Come spesso accade al box Williams, Bottas arretra nuovamente alle spalle di Vettel e Magnussen. Al ventinovesimo passaggio Rosberg va ancora lungo alla prima variante, ed è passato da Lewis Hamilton, che così prende il controllo della gara. A seguire il duo della Mercedes è Massa, che precede Daniil Kvjat poi Sebastian Vettel, che dopo la girandola delle soste, precede Magnussen. Al settimo posto c'è Bottas, che precede Sergio Pérez. Bottas e Magnussen danno vita a un bel duello. Tre giri dopo il finlandese passa anche Vettel e si pone in quarta posizione. Le posizioni di testa rimangono congelate nella parte finale della gara, mentre Daniel Ricciardo è autore di una rimonta che lo porta al quinto posto, dopo aver passato il compagno di team, Vettel, al giro 48, con un sorpasso alla variante della Roggia. Lewis Hamilton vince per la ventottesima volta, davanti a Nico Rosberg e Felipe Massa, a podio per la prima volta dal Gran Premio di Spagna 2013.

2015

 2015

Alla partenza Kimi Räikkönen ha un problema con la sua vettura e procede molto lentamente, venendo sfilato da tutto il gruppo di monoposto. Nico Rosberg, penalizzato dalla vettura di Räikkönen rimasta ferma, davanti a lui, è solo sesto. Nei giri seguenti Hamilton consolida il vantaggio sul resto del gruppo, mentre Räikkönen è autore di una lunga rimonta, che lo porta al nono posto, già al sesto giro, pur penalizzato da un lungo alla Variante della Roggia, al quarto giro. Qualche giro dopo Nico Rosberg si avvicina a Valtteri Bottas, ma deve desistere nel tentativo di sorpasso. Al diciannovesimo passaggio Rosberg è il primo dei piloti di testa ad effettuare il cambio gomme. Al giro 29 è il turno di Räikkönen, che però rallenta vistosamente all'ingresso della corsia dei box, rischiando di essere tamponato da Roberto Merhi. Nella parte finale della gara Nico Rosberg si avvicina a Vettel, portandosi a meno di due secondi dal ferrarista. Al giro 51 Räikkönen supera anche Pérez, mentre un guasto al motore della Mercedes di Nico Rosberg costringe il tedesco all'abbandono.

2016

 2016

Il Gran Premio d'Italia 2016 è stata la quattordicesima prova del campionato mondiale di Formula 1 2016. La gara, corsa domenica 4 settembre 2016 sul circuito di Monza, è stata vinta dal tedesco Nico Rosberg su Mercedes, al suo ventunesimo successo nel mondiale. Rosberg ha preceduto sul traguardo il suo compagno di squadra, il britannico Lewis Hamilton e il connazionale Sebastian Vettel su Ferrari.

2017

 2017

è stata la tredicesima prova del campionato mondiale di Formula 1 2017. La gara si è tenuta domenica 3 settembre 2017 sul circuito di Monza ed è stata vinta dal britannico Lewis Hamilton su Mercedes, al suo cinquantanovesimo successo nel mondiale. Hamilton ha preceduto all'arrivo il suo compagno di squadra, il finlandese Valtteri Bottas ed il tedesco Sebastian Vettel su Ferrari.

2018

 2018

è stata vinta dal britannico Lewis Hamilton su Mercedes, al suo sessantottesimo successo nel mondiale. Hamilton ha preceduto sotto la bandiera a scacchi il finlandese Kimi Räikkönen su Ferrari e l'altro finlandese, suo compagno di squadra, Valtteri Bottas. L'olandese Max Verstappen su Red Bull Racing-TAG Heuer, giunto terzo al traguardo, è penalizzato di cinque secondi sul tempo di gara per un contatto avvenuto con Valtteri Bottas nelle fasi finali della gara, scalando al quinto posto.

2019

 2019

è stata vinta dal monegasco Charles Leclerc su Ferrari, al suo secondo successo in carriera. Leclerc ha preceduto all'arrivo i due piloti della Mercedes, il finlandese Valtteri Bottas e il britannico Lewis Hamilton.

2020

 2020

è stata l'ottava prova del campionato mondiale di Formula 1 2020. La gara si è corsa domenica 6 settembre sul circuito di Monza ed è stata vinta dal francese Pierre Gasly su AlphaTauri-Honda, al primo successo in carriera; Gasly ha preceduto sotto la bandiera a scacchi lo spagnolo Carlos Sainz Jr. su McLaren-Renault e il canadese Lance Stroll su Racing Point-BWT Mercedes.

2021

 2021

è stata vinta dall'australiano Daniel Ricciardo su McLaren-Mercedes, all'ottavo successo in carriera; Ricciardo ha preceduto all'arrivo il suo compagno di squadra, il britannico Lando Norris e il finlandese Valtteri Bottas su Mercedes.

2022

 2022

Tutti piloti, al via, montano gomme medie, tranne Leclerc, Russell, Verstappen, De Vries e Ocon, che partono su gomme soft. Leclerc tiene il comando della gara alla partenza, precedendo George Russell. Parte male invece Lando Norris che si vede passato da Daniel Ricciardo e Max Verstappen. L'olandese passa prima Ricciardo, al secondo giro, e poi, dopo due giri, anche Russell. Nelle retrovie si fanno largo sia Sainz Jr., che dopo quattro giri è già tredicesimo, sia Pérez, poco dietro. All'ottavo passaggio Sergio Pérez passa già al cambio gomme. Il messicano monta gomme dure, ma sconta un problema di surriscaldamento ai freni della gomma anteriore destra, che portano anche a un principio d'incendio, che però si spegne e permette al pilota di continuare la gara. Nel frattempo Sainz Jr. prosegue la sua rimonta. Lo spagnolo passa Stroll, Zhou, De Vries, Alonso, Norris e Gasly, portandosi in quinta posizione. Al dodicesimo giro Sebastian Vettel ferma la sua vettura a bordo pista, per una perdita di potenza della sua power unit. La direzione di gara impone il regime di virtual safety car. Leclerc decide di anticipare la sosta, per montare gomme medie. La gara riprende nella sua valenza agonistica poco prima che il monegasco rientra in gara, alle spalle di Verstappen e Russell. Sainz Jr. passa anche Ricciardo, portandosi al quarto posto. L'australiano si trova in lotta anche con Gasly, che va lungo alla prima chicane, e ricede la posizione. Verstappen porta, dopo 16 giri, il suo vantaggio su Russell a sei secondi, mentre Leclerc è a undici secondi dal leader. Tra il sedicesimo e il diciottesimo giro Norris e Alonso battagliano, per il quinto posto. Alle loro spalle spunta Lewis Hamilton, che sfrutta i pit stop di chi gli stava davanti, oltre a effettuare alcuni sorpassi. Al ventitreesimo giro si ferma Russell, che monta gomme hard e, due giri dopo, anche Verstappen, che prosegue la gara passando alle gomme medie. Hamilton raggiunge Alonso, ma non riesce a prenderne la posizione, se non al ventisettesimo giro. Dopo la sosta di Verstappen, Charles Leclerc torna al comando del Gran Premio, con poco più di dieci secondi di vantaggio sull'olandese. Sainz Jr. si ferma al trentesimo giro. Il ferrarista monta ora gomme soft e ritorna in gara al settimo posto. Un giro dopo si ferma per abbandonare la gara Alonso. Due giri dopo Leclerc si ferma per la seconda volta, per montare gomme morbide. Il monegasco scende in seconda posizione, staccato di quasi venti secondi dal battistrada. La classifica vede, dietro al monegasco, Russell, Norris, Sainz Jr., Pérez e Ricciardo. Al trentacinquesimo giro si ferma Norris, che torna in gara sesto. Su di lui e Gasly piomba Hamilton, che passa entrambi, e si trova sesto, alle spalle di Pérez. Nei giri seguenti Leclerc inanella giri veloci, riuscendo a limare, di qualche secondo, il distacco a Verstappen. Pérez monta gomme morbide, al quarantaquattresimo giro, scalando settimo. Poco dopo Ricciardo è costretto a lasciare la sua McLaren a bordo pista prima della curva 7. La direzione di gara opta per la safety car. Verstappen e Leclerc decidono di montare un set di gomme morbide. La vettura di sicurezza entra però in pista lontana dalla vettura del leader Verstappen e, inoltre, i tempi per rimuovere la vettura di Ricciardo si dilatano. Questo non consente di riprendere effettivamente la gara, che si conclude, di fatto, in regime di vettura di sicurezza.

Alberto Gatti, Blogger di Formula uno

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