Obbietivamente la FIA quest'anno ne ha combinata una più che Carlo in Francia. Tra trattori in pista, e saefty car che durano otto giri, hanno guadagnato fischi che basterebbero a cacciare il re del regno unito.
Io ero in quel di Monza, quando l'usurpatore di nome FIA ha fatto uscire la saefty car, al 47 dei 53 giri previsti, l'incompevole Riciardo parcheggia la sua auto, in un punto delicato del tracciato, quindi interviene la saefty car che compie 6 giri, dei quali due per fare le operazioni di soccorso e gli altri a rincorrere il primo pillola e ricompattare il gruppo per poi andare in bandiera a scacchi in regime di saefty car.
Ma aldilà di Monza, credo che il problema sta nel definire bene la distinzione fra i tre provvedimenti da prendere, ovvero quando:
Perché in origine la virtual saefty doveva essere un provvedimento di breve durata, comparabile quasi alle bandiere gialle doppie, invece quasi sempre è a sostituzione della saefty ed in più in regime di virtual i piloti hanno un delta time da non superare, che però non garantisce la sicurezza in pista perché il pilota in delta negativo è portato ad accelerare, e in prossimità dell'incidente è davvero un pericolo. Un altra cosa che non è corretta è la fine della virtual, non si aspetta la linea di saefty, ma si parte subito a patto che il pilota sia in positivo rispetto al delta time, questo è assurdo, anche perché può essere un pilota in positivo delta e uno negativo, la lotta è impari. Quindi la virtual può essere uno strumento fondamentale per le brevi situazioni di emergenza ma va completamente rivisto
FIA