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Red bull un toro infuriato

Red bull un toro infuriato

Se il cavallino non scalpita più, il toro è sempre più infuriato. Parto subito con il dire che, pur essendo illegale il comportamento della casa anglosassone, la red bull aveva una marcia in più. Perché se è vero che il toro ha vinto tutto, i compagni di classe hanno dimenticato come si fanno le tabelline. La decisione sul pilota titolare era già stata presa da molti anni, e nessuno ha mai messo in discussione la priorità di max verstappen. Ovviamente i mal di pancia ci sono anche nella casa campione del mondo, prima il caso budget cap, risolto in tarallucci e vino, anche se Red Bull quantifica 38 sessioni di prove in meno, e, in ultimo, il rifiuto di Verstappen di aiutare Perez nella lotta mondiale contro Lecrerc. La mia impressione riguardo il team di Horner è che c'era molta chiarezza sui ruoli, nonché sulla metodologia. Red Bull sapeva benissimo che la Ferrari era più veloce sul giro secco, la casa di Maranello ha fatto dodici pole position rispetto alle otto del toro motoristico, ma non sono andati nel panico. Insomma aldilà di budget troppo grassi e qualche occhio della FIA chiuso o ancora nel mondo dei sogni, la Red Bull ha vinto perché in grado di far squadra e mantenere le gerarchie. Chissà se Vasseur sarà in grado di fare altrettanto

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