Una delle peculiarità che la formula uno ha sempre dimostrato negli ultimi anni è quella di cercare e trovare nuove piste in cui approdare con il paddock. Ultima in ordine di data è il circuito cittadino di Las Vegas che si terrà tra il 17 e il 19 novembre
Lo sport ha sempre, quando ha voluto, mettere sotto i riflettori i problemi sociali ed economici che i vari paesi hanno al loro interno, approdano con il proprio paddock. L'obbiettivo è quello di dare voce ai vari paesi usando lo sport, la storia, se ce ne darà l'onore, fra un po di anni ci dirà se il lavoro svolto avrà dato il suo frutto. L'assenza della Cina dal calendario 2023, giustificata per la persistente durata della pandemia del covid-19, probabilmente giustifica altre motivazioni poco conosciute. Ma ho la sensazione che alla FIA sia sfuggito un dettaglio. Il Vietnam è uno dei Venti paesi più poveri del mondo, davvero i bambini muoiono di fame, non possiamo definire il beneficio di un gran premio su un economia, ma sarebbe come buttare nel pattume un quintale di caviale. Molte celebrità sono andate a visitare le città povere, ma il loro entourage può valere qualche centinaia di migliaia di euro, qui parliamo di miliardi. Penso sia molto positivo che lo sport sia attento e porti i riflettori sui vari problemi globali, l'obbiettivo dell'inquinamento zero del motor sport per il 2030 ne è una dimostrazione, ma andando a fare un gran premio in Vietnam, il rischio di contraddizione è veramente troppo elevato. Il Sudafrica ha dimostrato nel 2010 di essere capace di sostenere un mondiale di calcio, anche perché parliamo di un continente e quindi risorse più facili da reperire, ma la formula uno sono concentrate tutte le risorse in un unico paese in un unico weekend
FIA