Dopo le recenti modifiche alla struttura del weekend ma soprattutto dopo la scelta di fare la gara sprint in Azerbaijan, Verstappen fa sentire la sua voce, minacciando di lasciare il paddock di formula uno. Sono due argomenti molto diversi, che noi abbiamo già discusso in diversi articoli. La gara sprint race nel circuito di Baku, è stata decisa da mesi, obbietivamente mi sembra una polemica un po inutile, la sede giusta per sollevare il problema è la FIA e il tempo per protestare era dicembre, adesso è tardi e inutile, seppur noi di formula paddock abbiamo sempre avuto molti dubbi sulla scelta di fare una gara sprint su un circuito cittadino. Più fondata è la questione qualifica di Imola, che ricordiamo prevederà il q1 obbligatoriamente percorso con gomme hard, q2 con gomme gialle e q3 montando gomme soft.
Forse un po troppo preoccupato per la mancanza di pubblico sugli spalti dei circuiti, Domenicali, ricorre alla modifica di alcuni aspetti, soprattutto venerdì e sabato. Probabilmente il motivo principale è il costo dei biglietti, ad Imola un weekend di formula uno costa un minimo di 50 euro per il venerdì, 60 il sabato e 260 la domenica. Mi perdonerà Domenicali, ma 370e per un operaio sono metà stipendio di un mese di lavoro. Forse se l'obiettivo di Domenicali è quello di riportare il pubblico nel motor sport, più che rivoluzionare qualifiche e gara, andrebbero diminuiti i costi dei biglietti. Forse il ragionamento di Max Verstappen non è tanto quello di criticare le novità che Domenicali vuole apportare, ma chiarire l'obbiettivo e usare tutti gli strumenti necessari. Non si sa quanto può essere contento il pubblico in caso di bandiera rossa nella sprint race di Baku. Ricordiamo che Baku ha avuto due bandiere rosse in cinque edizioni quindi una probabilità alta
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