In casa Ferrari l'affidabilità non era l'unico problema in agenda di Mister Binotto, infatti non poche volte Sainz ha contrastato la scelta di privilegiare la strategia di Lecrerc, esemplare fu il gran premio di Monaco, quando, proprio il padrone di casa si trovò in serie difficoltà perché il suo compagno si rifiutò di andare ai box al ventesimo giro, per poi rientrare al giro successivo assieme al compagno di squadra, facendogli perdere tempo e la vittoria. Il problema in Ferrari è un indecisione cronica, che sfocia in isterismo, degno di Milena Vucotick, quando in Amici Miei non riuscì ad uccidersi con il gas, perché gli avevano tagliato. Il leader può essere deciso anche a campionato iniziato, ma non più di tre gare dal via. Chiaramente da una parte avevi un pilota esperto come Sainz con 60 gran premi in più alle spalle. Ma una decisione andava presa
In Red Bull era talmente chiaro, che Verstappen ha rifiutato di aiutare Perez, ma mica per essere stronzo, però lui gli hanno dato la prima guida e la fa. Infatti quando Horner ha chiesto di cedere la posizione a Perez, il pluripremiato campione mondiale, gli ha fatto una risata in faccia.
Altro discorso è in casa Mercedes. Obbietivamente Hamilton non andava quest'anno, quindi il problema è risolto alla radice, sarà interessante vedere l'anno prossimo, in caso di risveglio da un sonno tecnico, come gestirà la questione Toto.
Sempre difficile da prendere la decisione sul pilota titolare, ma una scelta va fatta, Red Bull l'ha fatta ed ha vinto
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