Vasseur è combattuto se dare continuità al progetto iniziato da Mattia Binotto o se voltare pagina. Sembra una scelta scontata ma per un progetto aziendale, soprattutto in formula uno, cambiare totalmente il proprio progetto, è davvero difficile.
Ha iniziato la carriera in Ferrari nel 2019 dove la Scuderia di Maranello è arrivata seconda con tre vittorie, nove pole position e sei giri veloci, facendo una media di ventiquattro punti per gran premio. L'anno successivo è iniziato il tracollo Ferrari addirittura arrivando sesto nei costruttori non facendo segnare né pole né vittorie. Il 2021 ha visto due pole position e cinque podi con Ferrari in seconda posizione. L'anno scorso era partito bene il campionato, ma per problemi di vario genere è finito in seconda posizione con quattro vittorie e dodici pole
Non sono promettenti i numeri di questo campionato fino ad ora. Tre gran premi senza pole ne podi.
Vasseur aveva promesso un campionato in battaglia con i big, per il momento di grande c'è solo il disastro. Credo che Ferrari abbia bisogno di aria nuova, sarebbe un errore aver rivoluzionato tutto uno staff per poi continuare nella stessa direzione di prima. Soprattutto perché sono stati mandati via tutti gli ingegneri che quel progetto l'hanno costruito. Ci si aspettava un 2023 di transizione ma in positivo, invece purtroppo Lecrerc ha registrato due ritiri e un nono posto a Jeddah, Sainz quarto in Bahrain, sesto a Jeddah e dodicesimo a Melbourne dopo la penalità. Vasseur deve essere in grado di portare aggiornamenti alla vettura in tempi rapidi, oppure fare la scelta drastica di dare vinto il mondiale 2023 a Redbull e concentrarsi, ma questa volta seriamente, al campionato 2024. C'è anche da valutare la situazione piloti, perché probabilmente dopo l'ennesimo mondiale dato a forfait dopo poche gare, cercheranno altri lidi migliori, con Hamilton e Verstappen a pochi anni dal ritiro, si aprono nuove interessanti posizioni
Binotto