Bahrain, Sakhir.
Oggi riparte ufficialmente la Formula 1 con le prime prove libere della stagione. Dopo i 3 giorni di test, giudicati essere troppo pochi dalla maggioranza degli addetti ai lavori, scendono in pista le vetture 2023. PL1 che ne sembrano essere una continuazione naturale, viste le numerose scuderie che ancora presentano i famosi rastrelli per verificare i flussi d’aria generati dall’aerodinamica.
Lewis Hamilton, dopo la sua piccata risposta ai suoi ex-colleghi Jenson Button e Damon Hill sul suo probabile ritiro alla fine di questo campionato, si presenta in pista con la richiesta di esenzione alla rinuncia di indossare i suoi piercing durante le sessioni. La FIA l’ha “perdonato” consentendogli di entrare nell’abitacolo della sua Mercedes senza incorrere in nessuna sanzione.
Ferrari comincia il suo lavoro con una comparazione di prestazioni equipaggiando la macchina di Sainz con l’ala posteriore a doppio pilone già vista durante i test aumentando il carico aerodinamico nella zona delle beam-wings con l’intento di andare a stabilizzare il retrotreno un p nervoso soprattutto in uscita di curva.
A Leclerc, invece, va il compito di testare la nuova specifica a mono pilone che abbiamo già visto la settimana scorsa ma che era stata subito sostituita per
problemi nell’apertura del DRS. Si tratta di una soluzione a medio/ alto carico che, grazie alla struttura molto simile a Red Bull, dovrebbe garantire un maggior carico al posteriore non penalizzando le velocità di punta della monoposto. Specifica per risultata troppo “ballerina” e flettente non appena la macchina tocca i cordoli e subito sostituita.
Una Ferrari che nemmeno oggi è andata alla ricerca della prestazione pura ma ha impegnato il tempo a disposizione per effettuare delle simulazioni di gara che per , al momento, non ci danno una chiara indicazione sui reali limiti della macchina. Carlos, in curva 9, si è reso protagonista di un’uscita di pista molto pericolosa che, fortunatamente non ha danneggiato la vettura grazie all’ampia via di fuga. La causa potrebbe essere
stata la conformazione della pista con alcuni avvallamenti proprio
in quella zona che vanno a creare l’effetto “bouncing”.
Perez gioca a fare il Verstappen, scendendo in pista e facendo registrare il miglior tempo al primo tentativo. Un Checo che si dimostra molto efficace nel giro secco ma ancora in svantaggio di circa mezzo secondo se compariamo la sua simulazione di gara con quella di Super Max. Una Red Bull che sembra essere la vettura più pronta per questo race-week, molto ben bilanciata e, ma non lo scopriamo adesso, molto veloce nei dritti.
Si riconferma la sorpresa di quest’inizio di stagione la Aston Martin nelle mani di Alonso. Fernando, alla guida di una macchina che sembra aver già trovato il giusto assetto per affrontare questo tracciato, fa segnare il secondo tempo di giornata dimostrando la bontà del progetto AMR-23. Lance Stroll, reduce da un recente incidente in allenamento che lo ha costretto a saltare i test, fa segnare il sesto tempo assoluto con relativa facilità con una “verdona” che sembra essere molto semplice da guidare.
Una Mercedes ancora un p opaca alle prese con un gran lavoro al posteriore alla ricerca del carico aerodinamico perduto e che l permetterebbe una maggiore stabilità in uscita di curva.
L’impressione è che i top-team stiano ancora giocando un p a nascondino. Dovremmo aspettare le qualifiche ufficiali per vedere i veri valori in campo.
Bahrain